domenica 1 novembre 2009

Critici attriti

Rappresentazione è per noi non riproduzione, ma attività intenzionale del soggetto che si volge al reale e si confronta con esso. In qualche modo, cioè, l'arte non è mai rappresentazione, ma presentazione della cosa prodotta, e ciò che avviene, "l'avvenire", in qualche modo eccede la rappresentazione.
P. 10
Il realismo come pratica artistica - dobbiamo subito dire - è invece, secondo noi, comunque forma conscia (o inconscia) di giudizio critico sul presente, sulle condizioni e contraddizioni su cui ci si fonda, sulle sue prospettive o sulle sue alternative possibili, o anche solo sulle speranze sognate: realismo è, o dovrebbe essere oggi, soprattutto opporsi al tramonto del senso delle cose.
p.18
è anzitutto la perdita di importanza, nella scala dei valori collettivi, del posto occupato un tempo dalle opere d'arte, che ha reso marginale oggetto di consumo le opere d'arte stesse; ma è anche la loro diffusione nella forma della estetizzazione generale delle cose e degli atti
p. 34
Il realismo critico si dispone invece contro una concezione estetico-comunicativa dell'architettura.
p. 42
l'architettura del realismo critico sembrerebbe piuttosto avere il compito di fissare proprio i traguardi, i punti fissi materialmente costruiti su cui la stessa incertezza può misurarsi.
p. 45
Non è tanto la rottura delle regole che diventa oggetto della ricerca dello scandalo (l'unico scandalo possibile sarebbe la loro ricostruzione) quanto il problema del superamento programmatico dei confini. Per andare dove? Per sottrarsi alle responsabilità, io dico, che la ragione critica imporrebbe.
p. 86
Il museo oggi legittima la cultura delle arti visuali e gli artisti lavorano per i musei e questi utilizzano questo meccanismo di produzione per il proprio autosviluppo istituzionale.
p. 90
guai a dare retta nella progettazione alle opinioni, del tutto indotte dalle comunicazioni di massa, dei fruitori; si rischia di trasformarsi da progettisti in media, in operatori delle ricerche di mercato, in architetti della constatazione, anzichè offrire idee alla discussione collettiva.
p. 107

Vittorio Gregotti, L'architettura del realismo critico, Laterza, Bari 2004

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